Alberto Genovese, Vittima Invalida Al 40%: «Non Può Più Fare La Modella». La Difesa: Troppa Droga, Incapace Di Intendere
«È invalida permanente al 40%. Ha problemi fisici e psicologici e non può più fare la modella, il lavoro che faceva». Aveva 18 anni quando è stata violentata a Terrazza Sentimento, l’attico di lusso di Alberto Genovese nel centro di Milano ( ora in vendita), a due passi da piazza Duomo. Era il 10 ottobre 2020. La studentessa era fuggita seminuda e in lacrime dopo essere stata stordita con un cocktail di droghe — cocaina e ketamina — e aver subito sevizie per ore. «Sono distrutta, sto patendo le pene dell’inferno, credevo di morire», avevaraccontato al Corriere dopo la denuncia ai magistrati (la prima di quest’inchiesta). La droga che aveva assunto in casa l’aveva resa incosciente come «una bambola di pezza» nelle mani del suo «aguzzino». Ancora oggi la vittima ricorda il prima, il dopo e pochi flash dolorosi, che però sono stati registrati nei più crudi dettagli dalle telecamere di sorveglianza installate nell’attico. Al processo in abbreviato, tocca ora all’avvocato Luigi Liguori (che rappresenta la vittima come parte civile) sottolineare i «danni» subiti dalla ragazza e calcolati per una cifra che arriva ad un milione e mezzo di euro.
Nell’udienza precedente l’ex imprenditore del web aveva offerto alla prima vittima 130mila euro come risarcimento e 25mila euro alla 23enne che ha denunciato gli abusi nella villa Lolita di Ibiza, cifre che sono state rifiutate dalle parti civili. Il 27 giugno davanti al gup Chiara Valori sarà sentita una psicologa, consulente della difesa, poi ci sarà l’interrogatorio chiesto da Genovese e dalla sua ex fidanzata (imputata in concorso per le violenze nell’isola spagnola). Il 7 luglio parola all’aggiunto Letizia Mannella e ai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini e ai legali di parte civile. Il 18 luglio interverranno i difensori, i legali Luigi Isolabella e Davide Ferrari. Il verdetto dovrebbe arrivare il 19 settembre. Per questo caso, ha spiegato Liguori, «sono state svolte attività di indagini complete e la mia assistita ora aspetta l’esito del processo». L’avvocato ha ribadito che dopo gli abusi la giovane modella ha dovuto rinunciare «ai lavori, ai contratti che non poteva più svolgere date le sue condizioni».Leggi l'articolo completo sul Corriere Della Sera
Komentar
Posting Komentar